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Entrare nello studio d’arte di Tiziano Baravelli è compiere un viaggio nel mondo femminile, un’esaltazione della donna non intesa come oggetto di desiderio, ma come icona che denuncia il volgare utilizzo dell’immagine femminile riversando il desiderio di riscatto delle stesse, nella rappresentazione artistica, valorizzando la bellezza del corpo colto in atteggiamenti ed espressioni diverse. Da sempre affascinato dal mondo della pittura e dell’arte in genere, in soli dieci anni ha realizzato numerose opere di nudo femminile che custodisce gelosamente nel suo studio d’arte a Medicina, l’autore ispirandosi ai grandi impressionisti quali Sorolla e Lucian Freud per i giochi di luce, dimostra un forte spirito di osservazione del reale ed una forte adesione al concettuale ad esso. Volti espressivi di donne bellissime, quasi eteree, evanescenti, corpi perfetti, armoniosi, sempre compostamente educati, per nulla volgari colti in atteggiamenti naturali, quotidiani; veli che lasciano all’immaginazione utilizzati per rendere ancora più reale il piano di lettura dell’opera: un linguaggio artistico capace di comunicare solo bellezza e armonia uscendo dagli stereotipi e dalle false moralità. Il suo virtuosismo tecnico nei giochi di luce, oltre che a dimostrare una grande abilità artistica, rende le sue opere attraenti e accattivanti: gli sguardi anche i i più pudichi parlano, trasmettono emozioni, sensazioni, piacevolezza, i corpi trasmettono la loro sensuale fisicità, l’armonia ricalcando la bellezza dei nudi del classicismo ma con il tocco moderno di un uomo dalla grande sensibilità artistica. Splendore di carni femminili che esaltano la donna vera, libera ed appagata nel suo essere donna, sguardi languidi, teneri, accesi; seni preziosi, pieni d’orgoglio che si presentano come cuspidi e che invitano lo spettatore a godere di tale perfezione. Anche se traspare una nota di erotismo in alcuni dipinti, l’autore vuole solo mettere in luce la donna nella sua interezza femminile mai scendere in volgari banalità che fanno dell’essere femmina oggetto del consumismo e del piacere sessuale. Baravelli comunica, attraverso l’arte solo bellezza, fragilità, eleganza e sentimento usando un linguaggio tecnico-artistico che trova grande riconoscimento e apprezzamento nel pubblico femminile.

Simona Liberati